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Sondaggi, Pd crolla dopo l’addio di Zingaretti. M5S con Conte leader torna secondo. Nel weekend l’assemblea dem
Posted by Ileana Argentin at 12:30 PM. Placed in Rassegna stampa category
Dall’analisi dell’istituto Swg per il TgLa7, il Movimento (+1,4) ruba punti ai dem che scendono di quasi due punti in una settimana. Il 13 e 14 marzo, l’appuntamento dei democratici per eleggere un nuovo segretario. Da Pinotti a Finocchiaro, le ipotesi più concrete. Mentre da Enrico Letta arriva lo stop via social: “Io faccio un’altra vita e un altro mestiere”
Due i fatti scatenanti che hanno provocato la crescita del M5S e il crollo del Pd: l’ufficialità della leadership di Giuseppe Conte nel Movimento e l’annuncio delle dimissioni di Nicola Zingaretti come segretario dem. Dal sondaggio settimanale dell’istituto Swg per il TgLa7, lo scenario politico è cambiato: in una settimana i grillini sono tornati al secondo posto (al primo c’è sempre la Lega) superando anche Fratelli d’Italia. Mentre il Partito democratico è sceso di quasi due punti (-1,9), posizionandosi sotto il partito di Giorgia Meloni.
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Lega al primo posto, M5S al secondo. Crollo del Pd
Per la Lega non è cambiato molto, rimasta poco sopra al 23 per cento. La sorpresa arriva dal M5S che con un balzo di circa un punto e mezzo (+1,4) torna sopra al 17 per cento assestandosi al secondo posto e sorpassando Fratelli d’Italia (16,8, -0,2 nell’ultima settimana). Il Movimento, di conseguenza, ruba i punti al Partito democratico che si ferma al 16,6, perdendo circa 2 punti (-1,9) nella settimana delle dimissioni di Zingaretti da segretario del partito.
I partiti più piccoli
Dopo Lega, M5S, Fdi e Pd, seguono i più piccoli. Stabile Forza Italia al 7 e anche Azione di Carlo Calenda che resta vicina al 4 per cento. Sale di poco invece Sinistra Italiana di Nicola Fratoianni al 3 per cento (+0,3;), segue Articolo 1 di Pierluigi Bersani e Roberto Speranza intorno al 2 per cento, che guadagna uno 0,2. Continua a perdere punti e quindi consenso Italia Viva di Matteo Renzi che scende al 2,5 (-0,3), mentre migliorano +Europa (2,3, +0,3) e Verdi (2,1, +0,2).
Nel weekend assemblea Pd
Nicola Zingaretti lo ha ribadito chiaramente: non tornerà indietro. La decisione di dimettersi da segretario del Pd ormai è presa. E, quindi al Nazareno, si cerca una soluzione. Ancora molto incerto quello che accadrà all’assemblea nazionale di sabato e domenica. Di certo, c’è lo Statuto. Che, in caso di dimissioni, prevede che l’assemblea può eleggere un nuovo segretario oppure sciogliersi. Il successore dovrà essere votato dai due terzi dei componenti. Elemento fondamentale è il fatto che lo Statuto non prevede che l’assemblea dem rigetti le dimissioni del segretario dimissionario ma può votare un nuovo segretario o eleggere un reggente fino al congresso anticipato.
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Pinotti, Finocchiaro e Guerini: ipotesi segretario reggente
Fra i nomi che circolano, i più quotati sono quelli di Roberta Pinotti e Anna Finocchiaro – anche in risposta alle polemiche sulla rappresentanza di genere – e di Piero Fassino. Ieri è circolato quello dell’ex ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri.
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Sfuma ipotesi Letta
Quindi: da Roberta Pinotti ad Anna Finocchiaro nel caso che la scelta ricada su una donna a Piero Fassino fino ad Enrico Letta. Che però ieri, di fronte alla indiscrezioni e alle forti pressioni che lo indicavano come eventuale nuovo segretario dem, ha stoppato la questione via social. “Con sorpresa ho letto il mio nome sui giornali come possibile nuovo segretario del Pd. Quel che penso è che l’Assemblea tutta debba chiedere a Nicola Zingaretti, al quale va la mia stima e amicizia, di riprendere la leadership. Peraltro io faccio un’altra vita e un altro mestiere”, scrive l’ex presidente del Consiglio e oggi direttore della Scuola di affari internazionali dell’Istituto di studi politici di Parigi
Tratto da:
https://www.repubblica.it/politica/2021/03/09/news/sondaggi_la7_conte_m5s_secondo_pd_scende_dimissioni_zingaretti-291217908/?ref=RHTP-BH-I288512892-P1-S7-T1