Legge 104, per lo stesso disabile più persone ne possono usufruire. E cambiamenti ulteriori

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Come stabilito dall’Istituto nazionale della previdenza sociale è prevista la possibilità di fruizione di un giorno di permesso ogni 10 di assistenza continuativa.

Ci sono delle circostanze in cui la legge 104, quella in materia di disabilità che regola tutte le agevolazioni per gli stessi disabili e i loro familiari, può essere invocate da più di una persona. Succede perché non è affatto detto che un unico lavoratore sia il referente unico per assistere il familiare con disabilità grave. Sono infatti tante le combinazioni di circostanze per cui presta la sua assistenza solo per alcuni periodi o di volta in volta in sostituzione del referente. Precisiamo allora che il concetto di riferimento è quello di assistenza saltuaria per la legge 104. In questo caso, le norme aggiornate così come stabilito dall’Istituto nazionale della previdenza sociale prevedono la possibilità di fruizione di un giorno di permesso ogni 10 di assistenza continuativa.

Assistenza saltuaria per la legge 104

Ecco allora che per sostituire il caregiver abituale (la persona che assiste e si prende cura del coniuge, di una delle parti dell’unione civile tra persone dello stesso sesso o del convivente di fatto), il sostituto deve presentare all’Inps e al proprio datore di lavoro una richiesta in forma scritta contenente una dichiarazione di responsabilità in cui sono precisati quattro aspetti: i motivi per la sostituzione del familiare che presta assistenza abitualmente; il periodo o i periodi di durata dell’assistenza; il rapporto di parentela col disabile; il tipo di assistenza prestata al disabile. Un’altra questione aperta è quelal del part time. Si precisa che può essere verticale se si ha un’attività lavorativa solo in alcuni giorni della settimana oppure orizzontale se si ha una riduzione di orario giornaliero rispetto al tempo pieno.

Tra part time verticale e orizzontale

Ebbene, le norme in vigore prevedono nel primo caso un permesso giornaliero di due ore per ogni giorno di servizio prestato e un permesso mensile di tre giorni ridotto proporzionalmente alle giornate effettivamente lavorate. Nel secondo un permesso giornaliero ridotto in proporzione alle ore lavorate e un permesso mensile di tre giorni resta per intero indipendentemente dall’orario di lavoro. In ogni caso, i permessi spettano in alternativa ai genitori, al coniuge, al conviventi di fattto, ai parenti e agli affini entro il secondo grado purché abbiamo un rapporto di lavoro dipendente in corso coperto da assicurazione Inps. In ogni caso, viene precisato, l’aiuto prestato può caratterizzarsi in diverse forme in base alla situazione di bisogno della persona assistita.

Il dipendente, già beneficiario di permessi per disabilità proprie, può usufruire di ulteriori permessi per il familiare disabile. Tuttavia è necessario il presupposto che l’assistenza, nel caso di cumulo, possa avvenire solo nei riguardi del familiare di primo o di secondo grado qualora il coniuge o i genitori della persona da assistere abbiano compiuto sessantacinque anni oppure siano deceduti, mancanti o affetti da patologie invalidanti. E deve essere poi concordato con il datore di lavoro un piano per la fruizione dei permessi stessi.

Conferme premi, tredicesime e giorni di vacanza da Cassazione

Prima di partre con le novità di quest’anno, sottolineiamo l’importante conferma che è arrivata dlalla Cassazione, in una recentissima sentenza,  conferme che premi e tredicesime vi sono sempre per chi assite un disabile e vengono a formarsi, a maturare anche duranti i giori o le ore di permesso mentre diverso è il discorso dei buoni pasto per cui i lavoratore per averne diritto deve lavorare sia al mattino che al pomeriggio con una pausa non minore di 2 ore e e non inferiore di 30 minuti. Lo stesso discorso delle tredicesime vale per tutti i premi, compresi quelli di produttività ovviamente se si raggiungono i risultati.

Legge 104: novità auto disabili

Con particolare riferimento al pagamento del bollo auto, le novità 2018 relative alla legge 104/92 prevedono diversi cambiamenti. Stando a quanto riportano le ultime notizie dall’Agenzia dell’Entrate, infatti, alcune categorie di persone possono usufruire di una detrazione del 19% sul pagamento Irpef. E si tratta di persone come:

  1. disabili con handicap psichico o mentale titolari dell’indennità di accompagnamento;
  2. disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni;
  3. disabili con ridotte o impedite capacità motorie;
  4. non vedenti e sordi.

Tratto da: https://www.businessonline.it/economia-finanza/legge-104-per-lo-stesso-disabile-piu-persone-ne-possono-usufruire-e-ulteriori_n58433.html

L’agevolazione vale solo ed esclusivamente se i veicoli sono utilizzati, in via esclusiva o prevalente, per persone disabili. Se il portatore di handicap è fiscalmente a carico di un suo familiare, lo stesso familiare può beneficiare delle agevolazioni per le spese sostenute nell’interesse del disabile.
Sono, poi, esenti dal pagamento del bollo auto:

  1. disabili con handicap psichico o mentale titolari dell’indennità di accompagnamento;
  2. disabili con grave limitazione della capacità di deambulazione o affetti da pluriamputazioni.

Legge 104/92: novità 2018 per familiari disabili

Novità della Legge 104/92 sono previste anche per chi assiste un parente anziano rientrante nella Legge 104: chi, infatti, assiste un parente over 80 anni può accedere ad un bonus di 1900 euro l’anno, prevedendo una nuova detrazione fiscale, pari al 19%, su un tetto massimo di spesa di 10 mila euro, per chi assiste parenti anziani, sopra gli 80 anni, non autosufficienti, permettendo così al parente che assiste un taglio delle imposte fino a 1900 euro l’anno.
I requisiti che il parente che assiste il familiare deve avere sono:

  1. assistere un partente over 80;
  2. avere un legame di parentela entro il terzo grado;
  3. non essere titolare di reddito o avere un Isee entro i 25 mila euro se conviventi da almeno sei mesi al momento della domanda.

I familiari che possono beneficiare delle novità previste dalla Legge 104 sono:

  1. il figlio;
  2. i genitori;
  3. il coniuge;
  4. i parenti e gli affini entro il secondo grado.