aprile
Di Battista: «Salvini al Colle sembrava Dudù». Ma le accuse irritano il Movimento
Posted by Ileana Argentin at 11:03 AM. Placed in Rassegna stampa category
L’ex deputato: «Sembrava il cane di Berlusconi. Si parla di fideiussioni, di quattrini dati alla Lega…»
L’idea di un caffè (o forse un bicchiere di vino) insieme a Vinitaly tra Luigi Di Maio e Matteo Salvini è stata al momento respinta al mittente. Dopo il secondo giro di consultazioni c’è un break tra il Movimento e la Lega: i contatti nelle ultime ore sono ridotti al lumicino.
E i pentastellati guardano già in prospettiva alla settimana che sarà. L’ipotesi di un incarico esplorativo al leghista Giancarlo Giorgetti viene bollata come «improbabile» e il Movimento si appresta anche a defilarsi di fronte a un eventuale governo del Presidente. Un no — spiegano — che non vuole sembrare irrispettoso nei confronti del Colle, ma solo un modo per ribadire la voce dell’elettorato Cinque Stelle. «Siamo decisi a far sentire il peso dei nostri 11 milioni di voti», chiosano.
La strategia
Tra i parlamentari si incrina un po’ il muro dell’ottimismo degli ultimi giorni. «Servirà tempo, non dobbiamo avere fretta: possiamo iniziare a lavorare dal Parlamento», continua a dire ai suoi Di Maio. Sui partiti è sicuro: «Se vogliono non tenere in considerazione le nostre posizioni, sarà un danno per loro». Le mosse stavolta hanno una spiegazione matematica. Il numero di parlamentari Cinque Stelle e il loro ruolo nelle commissioni in vista di un governissimo è stato al centro anche del vertice serale post-consultazioni di giovedì. Le parole di Vito Crimi — racconta l’Adnkronos — spiegano il senso della strategia «Potremmo rendergli la vita impossibile in maniera chirurgica», dice Crimi mentre il capo politico annuisce.
Le esternazioni
Nessuno, però, vuole chiudere la trattativa, la partita è ancora aperta. Ma a complicare la situazione è anche il fronte interno. I guastatori che non t’aspetti. Alessandro Di Battista ha lanciato un duro attacco — dopo quello a Silvio Berlusconi di qualche giorno fa — contro il leader della Lega: «Salvini ieri (al Quirinale, ndr) sembrava Dudù, Berlusconi parlava e lui muoveva la bocca. Tutto questo segnala qualcosa che non va in questo paese. Mi auguro che questo Paese possa liberarsi del berlusconismo». E ancora: «Spero che abbia il coraggio di staccarsi. Ma forse non può farlo. Forse ci sono cose che non sappiamo. SI parla di fideiussioni, di quattrini dati alla Lega». Parole che hanno creato imbarazzo e malumore tra i vertici pentastellati. Le esternazioni di Di Battista? «Non aiutano», commentano nel Movimento e sottolineano — proprio per volersi smarcare — come ormai Dibba sia un ex deputato.
La partita del Molise
La giornata di ieri è stata interlocutoria, riflessiva. Di Maio ha visitato il circuito dell’Eur dove oggi si svolgerà l’E-Prix, il Gran Premio delle vetture elettriche ed è stato intercettato dai cronisti in zona Montecitorio con il giudice Rosario Salvatore Aitala (ex consigliere per gli Affari Internazionali di Pietro Grasso, nominato nel dicembre scorso membro della Corte Penale Internazionale). Un eventuale incarico esplorativo nei prossimi giorni servirà comunque per spostare la partita di nuovo su un piano elettorale. Domenica prossima si vota in Molise e i Cinque Stelle puntano a strappare il primo governatore della loro storia, proprio per rimarcare «la voglia di cambiamento del Paese» agli occhi del Colle. Proprio per questo già da ieri la regione è stata «invasa» dai parlamentari del Movimento, da Carlo Sibilia a Stefano Buffagni. Comizi su comizi anche in piccoli centri. Il capo politico — che potrebbe trascorrere buona parte della prossima settimana — ha invitato big (Paola Taverna, Nicola Morra e Barbara Lezzi) e neoletti a un nuovo sforzo in chiave governo.
Tratto da : https://www.corriere.it/politica/18_aprile_14/m5s-dibba-attacca-lega-e909a54a-3f53-11e8-876a-83c5b28c227f.shtml