Il Pd licenzia i suoi dipendenti e il tesoriere neppure si presenta

04/04/2014 Roma, presentazione del manifesto per le elezioni europee del Partito Democratico, nella foto Francesco Bonifazi, tesoriere

 

Polemiche nel Partito Democratico per come è stata gestita la cassa integrazione dei lavoratori. Che lamentano l’assenza di Francesco Bonifazi da tutte le trattative

La cassa integrazione è iniziata 
il 1 settembre, ma siamo già alle ondate polemiche e alle lotte intestine. Insomma il Partito democratico, come nella più solida delle sue tradizioni, si arma contro se stesso. Un pezzo in polemica con l’altro: stavolta, addirittura, i lavoratori versus 
i datori di lavoro, roba notevole visto che parliamo degli eredi del Partito comunista.

L’ultima è la lettera sottoscritta da una sessantina di dipendenti, la metà di quelli entrati in cassa integrazione (che sono 121, mentre altri 63 ora distaccati si aggiungeranno a fine legislatura), nella quale si chiede al partito 
di «cambiare rotta». In pratica: 
i vertici ci mettano la faccia in modo «corale formale e pubblico”, si racconti quale è il piano di rientro, si avvii «un reale coinvolgimento dei lavoratori». Tutta roba che, a quanto pare, non c’è stata.

Nel mirino c’è Francesco Bonifazi, 41 anni, renziano da sempre e tesoriere del partito, accusato di assoluto disinteresse per la questione. Raccontano che quest’estate 
alla trattativa non ci fosse, tanto addirittura da provocare stupore al ministero del Lavoro («è la prima volta, in casi così, che il tesoriere manca»), la sua firma nemmeno figura sull’accordo.

Naturalmente Bonifazi controargomenta di aver fatto 
il necessario, che sbagliano gli altri. Ma l’aria che tira, mescolata alla tendenza renziana (via via più spiccata) di appaltare all’esterno – società, consulenze e altri contenitori – pezzi anche importanti dell’attività, come nella comunicazione, fanno temere a taluni che il licenziamento dei dipendenti sia dietro 
la porta. Senza troppi complimenti.

Tratto da: http://espresso.repubblica.it/palazzo/2017/10/16/news/il-pd-licenzia-i-suoi-dipendenti-e-il-tesoriere-neppure-si-presenta-1.312221