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ANSA/Disabili bastonati e umiliati nella comunita’- lager
Posted by Ileana Argentin at 6:21 PM. Placed in Rassegna stampa category
ZCZC5207/SXB XCI21103015530_SXB_QBXB R CRO S0B QBXB >>>ANSA/Disabili bastonati e umiliati nella comunita’- lager Sette misure cautelari nel milanese,anche docce fredde e digiuno (di Valentina Rigano) (ANSA) – MILANO, 13 APR – Umiliazioni e vessazioni, punizioni corporali, privazioni di cibo, e farmaci antipsicotici somministrati senza alcun titolo. Erano costretti a vivere cosi’ nove Disabili psichici, ‘ospiti’ di una comunita’ di accoglienza in provincia di Milano, finita sotto inchiesta per i maltrattamenti e gli abusi che sarebbero andati avanti per anni. A denunciare quanto accadeva nella “comunita’ degli orrori” e’ stata una operatrice che si e’ presentata dai carabinieri a Castellanza (Varese), ma una prima segnalazione su cui ora verranno approfondite le indagini era stata fatta dalla madre di una disabile ex ospite gia’ nel 2005. In manette sono finiti la titolare della struttura, Nadia De Fanti, 68 anni, e il figlio del suo ex socio, Francesco Castoldi, 25 anni, custode, entrambi ai domiciliari. Non potranno invece allontanarsi dal luogo di residenza tre operatori, indagati insieme ad altri due colleghi cui e’ stato sospeso l’esercizio della professione per sei mesi. Vittime di angherie di ogni genere, come percosse, getti di acqua fredda, oggetti scagliati addosso e insulti costanti, erano uomini e donne di varie eta’, tutti costretti a lavorare per tenere in ordine e sistemare bucato e piatti, sotto la stretta sorveglianza di chi avrebbe dovuto aiutarli in un percorso di recupero, a suon di minacce. Per costringerli a stare seduti a tavola in posizione perfettamente eretta, gli operatori del centro li costringevano a mangiare con bastoni infilati nella cintura e in una bandana legata alla loro testa. Chi non resisteva veniva costretto a saltare i pasti e guardare gli altri mangiare. Per dimostrare di essere riusciti a rimanere puliti, i Disabili venivano costretti a sfilarsi la biancheria intima davanti a tutti e chi si lamentava veniva minacciato di subire il “metodo Anna”, ovvero “un calcio nel c..o cosi’ forte che te lo sfondo”. In piu’ di un’occasione i Disabili sarebbero stati colpiti a schiaffi sul volto. Quando a seguito di una prima ispezione furono installate le telecamere per le indagini, coordinate dal Pm di Milano Rosaria Stagnaro, qualcuno degli operatori se ne accorse e, intercettato, decise che da quel momento non si sarebbero piu’ usati i bastoni ne’ visionata la biancheria in pubblico. Tra una punizione corporale e l’altra, emerge dalle carte giudiziarie, c’erano farmaci antipsicotici somministrati su decisione della titolare, da personale non abilitato, senza che in struttura vi fosse neppure un infermiere e pure il tentativo maldestro di applicare un catetere ad un paziente. “Lei pregava per un pezzo di pane, si e’ spenta per colpa loro”, racconta di una disabile una operatrice intercettata, “quante volte la trovavo piangere in camera”, e ancora, “docce fredde, finestre aperte e digiuno”. Le indagini non si fermanoi perche’ gli inquirenti vogliono controllare la segnalazione fatta dalla mamma di una giovane ospite 16 anni fa, pare ad un ente sanitario, finita chissa’ dove e che conteneva una descrizione dettagliata degli orrori. La donna nella sua relazione ha raccontato di essere andata a riprendersi la figlia dopo aver capito che qualcosa non andava e di averla dovuta portare in ospedale “dove le sono state riscontrate ecchimosi al volto ed ipotermia, oltre a evidenti rigonfiamenti alle caviglie tanto che non era stato possibile metterle le scarpe”. La titolare, si legge nelle carte, non avrebbe neppure provato a negare l’accaduto, dicendo alla madre della giovane che le punizioni servivano per far capire a sua figlia “che il mondo non gira come lei vorrebbe”. (ANSA). YZN-MF 13-APR-21 16:49 NNNN