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Laura Coccia racconta la sua esperienza di mamma oltre le barriere e le difficoltà della disabilità.
Posted by Ileana Argentin at 12:34 PM. Placed in Rassegna stampa category
Laura Coccia ha 34 anni, è nata a Roma il 6 aprile 1986.
È stata attiva nel panorama politico italiano per un periodo, infatti alle elezioni politiche del 2013 viene eletta deputata della XVII legislatura della Repubblica Italiana nella circoscrizione XX Campania. Oltre all’importante ruolo sociale e politico, a Laura si è sempre interessata è dedicata allo sport, ottenendo ottimo risultati come atleta. Nel 1998 partecipa per la prima volta ai Giochi Sportivi Studenteschi, insieme alle sue compagne, nel giugno 2003 partecipa ai Campionati Italiani Assoluti della FISD nei 100 metri, vincendo il suo primo titolo italiano, infine nel 2005 partecipa ai Campionati Europei, dove si classifica al quinto posto.
Oltre a tutto ciò, bisogna ricordare che questa donna forte e coraggiosa, è affetta da tetraparesi spastica, esito di un’infezione contratta dopo la nascita e nonostante ciò è diventata mamma da poco.
Nel 2019, infatti, è nato il suo bellissimo bambino, Giacomo, proprio per questo motivo ho deciso di intervistare Laura che, come me è mamma ed è affetta dalla mia stessa patologia. Sappiamo che di disabilità e maternità si parla sempre troppo poco e spesso non con la dovuta sensibilità e attenzione.
Laura ha gentilmente accettato di raccontarci il suo percorso e la sua esperienza di mamma oltre le barriere e le difficoltà.
1- Laura, puoi raccontarci cosa ti ha spinto a superare quelli che potevano essere classificati come dei “limiti” legati alla disabilità nella tua vita?
Lo sport è stato determinante perché ho iniziato a praticare atletica alle medie, quando mi sentivo schiacciata dal peso degli stereotipi che la gente mi cuciva addosso. L’atletica mi ha insegnato che quando cadevo potevo rialzarmi e che avevo le forze per affrontare la vita, come gli altri.
2- Laura, sappiamo che hai una splendida famiglia. Ti andrebbe di raccontarci cosa hai provato quando hai sputo che saresti diventata mamma?
È stata una lunga attesa e alla fine è stata una gioia unica che si rinnova ogni giorno.
3- Tempo fa hai lanciato su Facebook e Instagram gli hashtag #diversamenteincinta e, successivamente, #diversamentemamma. Cosa ti ha spinto a condividere la tua gravidanza e la tua maternità sui social?
Su Internet non trovavo testimonianze di donne disabili incinte, avevo bisogno di consigli per affrontare i problemi specifici di una gravidanza in una donna con spasticità. Non trovando nulla ho lanciato una campagna che ha fatto diventare la mia gravidanza una sorta di esperienza collettiva.
4- Come riesci a conciliare i tuoi impegni politici con la maternità? Quali sorprese e difficoltà hai trovato nella gestione pratica di un neonato?
Non ho incarichi e sto cercando lavoro, impegno notevole in questo periodo storico…La politica la facciamo tutti, ogni volta che ci battiamo per i nostri diritti.
La mia tetraparesi spastica è piuttosto grave e non ho equilibrio. Questo mi impedisce di prendere mio figlio in braccio e spostarmi. Ho organizzato la casa in modo tale che lettino e fasciatoio, ad esempio, siano sufficientemente vicini, ma non ho trovato una soluzione per tutto. Fortunatamente si è adeguato bene alla mia staticità.
5- Cosa pensi si potrebbe migliorare per rendere più agevole la vita alle neo-mamme con disabilità?
Si potrebbero creare percorsi appositi per assistere le donne disabili durante la gravidanza e poi si dovrebbe estendere la paternità e estendere l’orario flessibile sul lavoro per l’allattamento anche al coniuge per poter supportare la mamma.
Esistono già facilitazioni orarie per le donne che allattano e riprendono a lavorare. In caso di disabilità della madre l’allattamento, secondo me, dovrebbe andare ad entrambi i genitori, senza distinzione.
6- Quale messaggio senti di lasciare ai nostri lettori del blog DisabiliAbili e alle mamme?
Dentro di noi abbiamo le risorse per affrontare tutte le difficoltà. È un percorso bellissimo che si può affrontare un giorno dopo l’altro. E se qualcuno dovesse mostrare tutti i suoi pregiudizi, sfoggiate il vostro miglior sorriso.
TRATTO DA: https://www.disabiliabili.net/blog/barriere/laura-coccia-racconta-ilsuopercorso-e-la-sua-esperienza-di-mamma-oltre-le-barriere-e-le-difficolta-della-disabilita-1?fbclid=IwAR3TJziFBip4an73az-LAHUpbe9FcSm8Ub5ewZYLQQgfFiJnmpo81_FIaCQ