aprile
Roma, cittadini disponibili a pagare per il verde ma il comune li ignora
Posted by Ileana Argentin at 10:51 AM. Placed in Rassegna stampa category
Associazione Amuse: abbiamo fatto una raccolta fondi, compratole piante ma il Servizio Giardini non ha ancora provveduto. In viale Bruno Buozzi, invece «Fai da te 100%»
Prendere atto del disastro del verde a Roma e in particolare nella propria zona, mappare gli alberi spariti, organizzare una raccolta fondi per ricomprarli, chiedere ai «benefattori» di prendersi cura del «loro» albero per 2 anni. Poi proporre al Comune di farli piantare dal Servizio Giardini. E aspettare la risposta per mesi. Succede al Quartiere Trieste, dove l’associazione Amuse (Amici del Secondo municipio) ha lanciato, fra le altre, la meritoria iniziativa: ma dal Campidoglio tutto tace.
«A differenza della pulizia delle strade, sul ripristino del verde i cittadini sono disposti a spendere – spiega Federica Alatri, consigliere dell’associazione –. In Italia e all’estero ci sono centinaia di esempi di felice collaborazione fra cittadini e amministratori. A Roma invece è molto difficile. Ma è sempre stato così. Diciamo che non è cambiato niente. Continuiamo a raccogliere le adesioni: c’è molta disponibilità. E speriamo che per l’autunno il Comune si muova». Il costo di un albero (le cui specie, dai ciliegi da fiore ai ligustri, sono decise dal Comune) va dai 130/150 euro, compresa la targa col nome, se l’innaffiatura è per i successivi 2 anni a carico del donatore, 250/ 270 se invece si affida l’incombenza a una ditta privata.
Nello stesso quartiere c’è chi invece ha superato il problema col «fai da te» al 100%. Il Comitato di quartiere «Piazzale Don Minzoni», animato dall’avvocato Andrea De Rosa con Federica Alatri, ha già risanato in parte Villa Balestra, spazio verde da 15 mila metri quadri, bonificata dal Comune nel 2008 e poi lasciata solo 2 anni dopo in completo abbandono. Il Comitato ha stipulato un accordo col Campidoglio a costo zero per l’amministrazione. Nel senso che l’acquisto, la piantumazione e anche la manutenzione degli alberi sono completamente a carico dei cittadini.
Hanno già fatto lo stesso nel giardino, che era in pieno degrado, intitolato a Armida Morelli, in piazza Don Minzoni e in quello dedicato a Sigmund Freud in via Lisbona, inaugurato nel 2011 e anche qui, rispettando la vecchia e solida tradizione capitolina, mai più curato. Spazi verdi che con cure e attenzioni rinascono, come sarà per viale Bruno Buozzi, dove il Comitato sta acquistando i lecci mancanti per ripiantarli e in via Luciani e via Civinini, dove le essenze scelte sono 45 «Prunis Pissarddii» spariti negli anni. Il comitato sta cercando anche sponsor da parte di aziende e enti per ampliare la possibilità di intervenire. Mentre il Servizio Giardini langue e latita.
Tratto da: https://roma.corriere.it/notizie/cronaca/18_aprile_16/frustrazione-cittadiniverde-paghiamo-noiil-campidoglio-li-ignora-dc2cd91c-40d6-11e8-ba44-99a2744881cf.shtml