Laboratorio di pasticceria per i disabili gravi: gli insegnanti sono ex detenuti

pasta autismo

A Palermo il progetto dell’Aias coinvolge 20 disabili e due ex detenuti dell’associazione Dolce Buonaspina. Patricola, ex detenuto: “Il nostro desiderio è quello di riuscire un giorno ad aprire un nostro punto vendita dove potremmo coinvolgere anche persone con disabilità e altri ex detenuti”

PALERMO – Sorridenti e sereni, impastano i biscotti, tagliano la pasta frolla e la mettono nelle formine pronta per infornarla. Sono un gruppo di disabili psichici gravi guidati da due ex detenuti dell’associazione Dolce Buonaspina che sta realizzando un laboratorio di cucina con l’Aias (Associazione Italiana per l’Assistenza agli Spastici) di Palermo. Il progetto si svolge nell’ampio centro semiresidenziale dell’Aias di via Raiti e coinvolge un gruppo di 6 persone con disabilità alla volta, il martedì e giovedì mattina, per un numero complessivo di 20 disabili provenienti da tre centri. Tra loro c’è Giusi, con tetraparesi spastica: “Sono molto contenta di partecipare a questa attività perché stimola tutta la nostra creatività. Soprattutto mi piace mangiare ciò che facciamo. Osservo con attenzione tutto quello che cuciniamo che a casa non potrei fare. La mia vera passione resta comunque soprattutto la lettura e la scrittura di chi lo fa per me sotto la mia dettatura”.

“L’atmosfera che cerchiamo di creare è molto bella e gioiosa – spiega l’assistente sociale dell’Aias Angela Corso -. Molto spesso durante il laboratorio cantiamo perché i nostri disabili devono stare bene. Favoriamo, insomma, un clima relazionale sereno affinchè possano esprimersi al meglio. Prima di riuscire a stare in cucina i ragazzi vengono preparati dall’educatrice con la manipolazione della plastilina. Poi successivamente osservano la preparazione della materia prima e infine dopo l’introduzione dello psicologo responsabile del progetto Giacomo La Mantia e del pasticcere Marcello Patricola, iniziano a lavorare. Per il momento il progetto non ha un limite temporale perchè stiamo monitorando i benefici che i partecipanti ricevono sul piano delle abilità manuali e spaziali”. “Con il laboratorio i nostri disabili riescono anche a lavorare in gruppo – continua l’operatrice Angela Corso – una cosa importante e non certo scontata. Stiamo distinguendo anche sul piano degli obiettivi da raggiungere due percorsi, uno strettamente educo-riabilitativo ed un altro ludico. I biscotti, inoltre, oltre ad essere gustati alla fine dell’attività, in parte vengono portati a casa. Sappiamo che qualcuno riesce a raccontare ai familiari cosa ha fatto e percepiamo che anche le famiglie sono molto soddisfatte”.

Per il laboratorio, l’Aias ha acquistato tutte le attrezzature specifiche: l’impastatrice, le teglie per i biscotti, il pane e la pizza e gli accessori per la pasticceria. Al gruppo di ex detenuti l’Aias, inoltre, ha dato la possibilità di fare fruire della cucina tutti i giorni per la preparazione dei loro dolci che poi vendono al pubblico durante varie iniziative culturali. La scelta dell’Aias guidata dal direttore Salvatore Nicitra è stata, quindi, quella di riconoscere un doppio valore sociale al progetto: da una parte quella di dare la possibilità lavorativa agli ex detenuti e dall’altra quella di offrire le loro competenze alle persone con disabilità”. A dedicarsi ai disabili sono Marcello Patricola e un altro ex detenuto che, dopo avere preso in carcere il diploma all’alberghiero, hanno voluto sperimentarsi, specializzandosi nella pasticceria siciliana.

“Dopo l’esperienza carceraria durata a fasi alterne dieci anni, oggi posso dire con soddisfazione che il mio percorso di vita è completamente cambiato – sottolinea Marcello Patricola che ha 43 anni ed è sposato con due bambini -. L’associazione Dolce Buonaspina di cui sono presidente è nata due anni fa ed è composta da 4 persone. A novembre, dopo avere conosciuto il presidente dell’Aias, ci è stata offerta questa doppia possibilità per noi molto importante e dal grande valore umano”.

“Sono cresciuto a Ballarò e penso che, chi ha avuto nella vita un percorso di vita non facile riesce a capire meglio gli altri. Nel mio caso dedicarmi a questi disabili mi fa stare bene perché mi sembra di recuperare tutto il passato e forse anche gli errori che ho commesso. Quando mi dedico a loro a cui mi sto affezionando molto, mi dimentico tutto perché è un’esperienza umana straordinaria. Da queste persone ricevo tantissimo e tutto questo mi dà una grande carica positiva”. “La produzione dei dolci per noi è anche un lavoro. I nostri prodotti li proponiamo, infatti, all’ingresso dei teatri e nelle chiese. Le persone gradiscono e ringraziamo sempre tutti per la sensibilità e la fiducia che ci esprimono. Il nostro desiderio resta comunque quello di riuscire un giorno ad aprire un nostro punto vendita dove potremmo coinvolgere anche persone con disabilità e altri ex detenuti – conclude infine Marcello Patricola -. Confidando proprio nella generosità di chi ci apprezza pensiamo prima o poi di riuscirci”. (set)

Tratto da: https://www.superabile.it/cs/superabile/sportelli-e-associazioni/20180220-pasticceria-disabili-palermo.html