Bersani al Pd: ora proposte concrete L’appello di Veltroni: parlatevi

Bersani al Pd: ora proposte concrete
L’appello di Veltroni: parlatevi

111111Dopo la direzione del Pd, e il tentativo di riaprire il dialogo con la sinistra, le prime reazioni di Mdp sono tiepide. Ma l’ex segretario invita a fare passi avanti

Dopo la direzione del Pd di lunedì, si accende il confronto con gli altri partiti e movimenti della sinistra. Se il segretario dem Matteo Renzi «apre», Pier Luigi Bersani si fa attendista e chiede atti concreti. «Se vogliono parlare con noi devono sapere che devono venire con delle proposte che uno come me e tanti come me possano dire alla gente. Perché io non posso andare a dire ai giovani che il jobs act ha funzionato. Non posso andare a dire agli insegnanti che il buono scuola è andato bene. Prendano la misura non su Bersani ma su un pezzo del nostro popolo. Con meno di questo si perde tempo, si fanno chiacchiere e furbizie. Ormai siamo al dunque». E dopo un incontro che ha avuto a Lamezia Terme con rappresentanti del mondo del lavoro butta lì anche una proposta concreta. «Io ho cercato di prospettare l’idea: noi abbiamo bisogno non di sgravi e di bonus, abbiamo bisogno di investimenti pubblici e privati che funzionino. Senza di questi il lavoro non c’è ed abbiamo bisogno di intervenire subito per ridurre tutti gli strumenti giuridici che consentono un eccesso di precarietà. In particolare, pensando alla situazione umiliata di una generazione di giovani».

Veltroni: «Sedetevi ad un tavolo»
Sul tentativo di una ricomposizione tra le anime del centrosinistra interviene anche Walter Veltroni: «Lunedì almeno Renzi ha dichiarato di volersi sedere a un tavolo» con Mdp e la sinistra. «Io quello che chiedo ai due schieramenti è questo: sedetevi intorno a un tavolo, discutete di programmi. Quando la prima risposta dopo la direzione è stata `è troppo tardi´. Ma come troppo tardi? È ora il momento» ha detto l’ex segretario Pd Walter Veltroni intervenendo a Radio 1. «Bersani e Renzi stavano insieme fino a 5 mesi fa – ha aggiunto Veltroni – si possono contrastare le politiche, ma non si può arrivare a dire `se c’è lui non ci sono io´ perché altrimenti poi non c’è più il popolo. C’è qualche persona responsabile a sinistra che pensa che senza il Pd si possano vincere le elezioni? o qualcuno nel Pd che pensa che il Pd da solo senza la sinistra possa vincere le elezioni? perché altrimenti bisogna dire agli italiani `Noi stiamo competendo non per vincere le elezioni ma per costituire un gruppo parlamentare´ e non è la stessa cosa», ha concluso.

Renzi: «Il Pd non litiga più»
Ma è lo stesso Matteo Renzi a non voler lasciare cadere il tentativo di dialogo con un nuovo intervento con la sua e-news. «Il Pd ha chiuso una direzione nazionale senza litigare al proprio interno e questo fatto costituisce una sorpresa persino per molti di noi. La sintesi è che vogliamo parlare dei problemi concreti degli italiani. In questi anni abbiamo fatto molto, la vera sfida oggi è il futuro, senza abiure e senza veti. Su questo siamo concentrati e su questo chiameremo a impegnarsi le energie migliori del Paese come per esempio Paolo Siani in prima fila a Napoli nella lotta alla povertà educativa e minorile. E su questo siamo pronti a fare un’alleanza larga senza mettere veti, senza personalismi. Ma parliamo dell’Italia, vi prego. Mettiamo al centro i bisogni della gente, senza tatticismi politici. Noi lo faremo». E poi un annuncio: «E alla bella politica sarà dedicata l’ottava edizione della Leopolda (L8). Il titolo sarà Incontro. Perché racconteremo molti degli incontri di quest’anno, perché saremo felici di ritrovarci, perché chiederemo a ciascuno di essere protagonista della Leopolda. Vi aspettiamo come protagonisti, non come spettatori. L8, da venerdì 24 novembre a domenica 26 novembre. Nel posto in cui con molti di voi ci siamo conosciuti e ci incontreremo di nuovo».
Rossi (Mdp): «Renzi deve fare un passo indietro»
Da Mdp non arrivano, però, segnali concilianti. «Renzi è ormai così divisivo che se volesse ricomporre un quadro di centrosinistra dovrebbe dire che non si considera candidato alla presidenza del Consiglio. Secondo mi pare che non escluda, e questo è un altro punto problematico, la possibilità di fare larghe intese dopo le elezioni». Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, tra i fondatori di Mdp, ai microfoni di Radio Capital. «Il mite Orlando dice che ogni sera prega perché ciò non avvenga. Il punto è che anche su questo non c’è stato un pronunciamento da parte di Renzi» ieri alla direzione del Pd. «Poi si dovrebbe discutere un po’ di qualche contenuto. C’è la legge di bilancio, benissimo il rinnovato slancio sullo Ius soli, e il biotestamento, però si dovrebbe anche dire che il 20 novembre si discute dell’articolo 18. Qui l’autocritica non se la deve fare soltanto Renzi».

TRATTO DA: http://www.corriere.it/politica/17_novembre_14/bersani-pd-ora-proposte-concrete-l-appello-veltroni-parlatevi-e839e054-c92d-11e7-8a54-e86623f761be.shtml